GM-B2100GD-9A
Casio Computer Co., Ltd. annuncia il lancio di un nuovo modello della linea G-SHOCK di orologi indistruttibili. Il nuovo GM-B2100GD-9A ha una struttura interamente in acciaio con un’iconica lunetta ottagonale ed è realizzato in una nuova splendida tonalità giallo-oro.
Nel 2019 Casio aveva presentato il primo orologio della linea 2100, il GA-2100 analogico-digitale, una versione contemporanea del primissimo G-SHOCK. Con la sua caratteristica forma ottagonale e un design semplice e lineare, questo modello è stato molto apprezzato in tutto il mondo. Casio ha continuato a innovare questa linea di orologi, presentando, ad esempio nell’agosto 2022, il GM-B2100 dove l’acciaio inossidabile veniva utilizzato come materiale esterno e principale per la cassa, il bracciale e la lunetta.
Il nuovo GM-B2100GD-9A è un segnatempo antiurto realizzato in una brillante tonalità giallo-oro, una novità per questi modelli GM-B2100. Oltre che sulla lunetta e sul bracciale, il trattamento IP è applicato sulle parti più piccole come i pulsanti laterali e le viti. La satinatura sulla parte superiore della lunetta e la finitura a specchio sui lati leggermente inclinati valorizzano l’aspetto materico di questo metallo straordinariamente brillante.
La stessa tonalità giallo-oro viene usata per evidenziare altri elementi come gli indici e le lancette che risaltano sullo sfondo nero del quadrante, dando all’orologio un aspetto raffinato. Da un lato il design è abbastanza versatile da adattarsi a qualsiasi tipo di abbigliamento, sia casual che formale, dall’altro il colore giallo-oro conferisce un carattere distintivo.
Il nuovo orologio offre anche un elevato livello di praticità grazie al sistema di ricarica Tough Solar, che rende superflua la sostituzione della batteria, e le funzioni Mobile Link* che, grazie alla connessione Bluetooth® con uno smartphone, consentono di regolare l’ora con la massima precisione, gestire con facilità gli allarmi, l’ora mondiale e altre impostazioni.
* Occorre scaricare la app dedicata CASIO WATCHES.
